Il termine “cisti al fegato” che lei adotta per descrivere la sua patologia è piuttosto generico, potendosi riferire a varie condizioni, anche abbastanza diverse tra loro e che richiedono approcci diagnostici e terapeutici differenti. Pertanto è impossibile darle una risposta univoca. Tuttavia, se lei si riferisce, come ci sembra probabile, a presenza di cisti da echinococco epatiche, le quali aumentano di dimensione col tempo, allora la risposta alla sua domanda se si possano aspirare è sì. Infatti, una valida alternativa alla chirurgia “classica”, per queste forme morbose, prevede l’aspirazione mediante la cosiddetta tecnica PAIR (Puntura, Aspirazione, Iniezione, Re-aspirazione), completata in alcuni casi dalla chemioterapia (farmaci contro l’echinococco). Si tratta di un trattamento non pericoloso, che viene fatto da pressoché tutti i Centri epatologici. Il trattamento basato solo sui farmaci è riservato a casi inoperabili, nella prevenzione di forme secondarie in seguito ad asportazione chirurgica, nella prevenzione delle recidive, nel trattamento delle cisti multiple. Come farmaco, si utilizza l’albendazolo od il mebendazolo oppure il flubendazolo, somministrato per cicli ripetuti di un mese ciascuno.