Un paziente con pregresso infarto del miocardio e ripetute angioplastiche deve seguire controlli almeno semestrali con elettrocardiogrammi, ecocardiogrammi (questi anche annualmente) e prove da sforzo semestralmente per i primi 1-2 anni e poi, se non patologiche, almeno annuali. Con questi elementi periodicamente forniti al cardiologo che la segue, inquadrare i suoi sintomi come legati alla cardiopatia o legati solo alla broncopatia cronica non dovrebbe essere un problema. Una spirometria per quantificare funzionalmente il grado di compromissione respiratoria potrebbe aiutarci nel suo caso.
Sicuramente il controllo della pressione arteriosa (magari compilando un diario dimociliare, con automisurazioni) e del profilo della glicemia e del colesterolo fanno parte di quello che un cardiologo dovrebbe tenere d’occhio nel suo caso.