Gentile paziente in merito al quesito specifico le ricordo che l'atmosfera non sottopone gli individui a radiazioni ionizzanti in genere a meno che i luoghi in cui si vive siano ad alto rischio di inquinamento ionizzante come per esempio Cernobyl o alcune zone del Giappone limitrofe alla sede della centrale nucleare recentemente distrutta dal maremoto.
Oppure nei soggetti che lavorano in ambienti dove vengono utilizzati a scopo terapeutico ioni iodio, in queste strutture è comunque previsto il dosaggio densitometrico della quantità di Iodio assorbita; il nodulo tiroideo in realtà deve essere controllato periodicamente indipendentemente dall'esposizione atmosferica per viaggi in aereo e se del caso curato con terapia tiroidea più idonea al fine di evitare una sua trasformazione.
Le consiglio comunque di rivolgersi ad un endocrinologo che saprà consigliarle il meglio dopo averla visitata.