La Sua descrizione fa pensare ad una frequente displasia del capello denominata tricoressi nodosa di Beigel e Wilks. Le piccole nodosità perlacee brillanti sono detti grani di rosario (simili a forfora o a uova di parassiti) e osservate al microscopio, mostrano un capello sfrangiato, con un aspetto che ricorda due pennelli affondati l'uno nell'altro (segno del pennello). Questa fragilità porta il capello a spezzarsi esattamente in quel punto, anche in seguito ad azioni normali come il pettinarsi. I pazienti tipicamente di lamentano che i capelli non crescono più. Esistono forme di tricoressi nodosa sia congenite (forma prossimale) che acquisite (forma distale). Sono entrambe dovute ad un errato assemblaggio dei filamenti di cheratina della corteccia del capello. Le forme congenite sono ereditarie e presenti fin dalla nascita. Le forme acquisite si possono verificare dopo aggressione del capello di tipo chimico (es: permanenti) , meccanico (es: stiratura) o termico (es: asciugacapelli). In genere se queste perline sono localizzate alla fine del capello, con buona probabilità siamo in presenza di un capello sano, stressato dai suddetti stimoli. Se invece le perline della tricoressi nodosa insorgono a breve distanza dal cuoio capelluto, con buona probabilità si tratta di un capello patologico (forma congenita). E' importante in attesa della visita dermatologica, trattare i capelli delicatamente, evitando stirature e legature troppo serrate del capelli. Le consiglio pertanto di rivolgersi quanto prima al Suo dermatologo di fiducia per una visita specialistica accurata per confermare o eventualmente escludere il sospetto di tricoressi nodosa. Le anomalie qualitative del capello sono tantissime e solo con una visita dermatologica accurata sarà possibile identificarne le possibili cause e programmare un percorso terapeutico adeguato. Cordiali saluti e in bocca al lupo.