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Ho una bimba di 15 mesi. ad otto giorni di vita ha

HO UNA BIMBA DI 15 MESI. AD OTTO GIORNI DI VITA HA AVUTO TACHICARDIA PAROSSISTICA SOPRAVENTRICOLARE SCOPERTA TARDIVAMENTE IN QUANTO ERA GIA IN SCOMPENSO CARDIACO. LA FREQUENZA MAX RAGGIUNTA E' STATA DI 300 BATTITI AL MINUTO. IN OSPEDALE FINO A QUANDO NON HANNO TROVATO LA Terapia GIUSTA HA AVUTO ALTRI 2 EPISODI. DOPO UN RICOVERO OSPEDALIERO DI 35 GIORNI E' STATA DIMESSA. DALL'ETA DI 8 GIORNI HA ASSUNTO QUINDI RYTMONORM FIALE 3 VOLTE AL GIORNO E LANOXIN 2 VOLTE AL GIORNO. RYTMONORM E' STATO PRESO FINO AGLI 8 MESI, DALL'OTTAVO MESE AD OGGI E' IN TRATTAMENTO CON LANOXIN SCIROPPO 2 VOLTE AL DI. AD OGGI NON HA PIU AVUTO ALCUN EPISODIO DI TACHICARDIA PAROSSISTICA. I MEDICI DICONO CHE SI TRATTA DI UNA VIA ANOMALA E CHE CON LO SVILUPPO DEL PRIMO ANNO DI ETA' SI RIASSORBIRA'. TUTTI QUESTI FARMACI PROCURERANNO QUALCHE CONSEGUENZA NEGATIVA ALLA BIMBA SECONDO IL SUO PARERE? ED INOLTRE UN Cuore CHE HA SUBITO UNO SCOMPENSO RESTERA' PIU' DEBOLE, ne soffrira? i medici dicono che la tachicardia di mia figlia non ha una causa, ma è congenita ma ci sono dei fattori che possono averla determinata? Mi dia qualche suggerimento o informazione in più su questa Patologia di cui fino ad unanno fa ignoravo l'esistenza. la bimba ha un fratello di 4 anni devo fare controllare anche lui? la bimba potrà avere una vita normale come niente fosse successo, una volta sospesi i farmaci? la ringrazio infinitamente e invito tutti i lettori a leggere le storie di vita dei nostri simili perche' ci sono piu vicine di quanto noi non pensiamo. pensiamo sempre che a noi non accadrà mai niente e quando ci capita è come un fulmine a ciel sereno: ad esempio io aspetto ancora di risvegliarmi dal brutto sogno e non posso credere che mia figlia stava quasi per morire si perche e cosi che mi hanno detto quella notte: non sappiamo se superera la notte!!
Risposta del medico
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L’aritmia che ha avuto sua figlia è dovuta ad una alterazione delle vie di conduzione elettrica del cuore. E’ un’anomalia congenita che potrebbe anche non ripresentarsi più per tutto il resto della vita e non influire in alcun modo sulla qualità della vita di sua figlia. Qualora invece si ripresentasse è possibile attualmente anche utilizzare una terapia non farmacologia che si chiama ablazione cardiaca. Per sapere se è meglio la terapia con farmaci o l’ablazione è necessario rivolgersi ad un centro cardiologico di aritmologia ed elettrofisiologia che sarà in grado di decidere cosa sarà eventualmente più opportuno fare. Per quanto riguarda la paura che il cuore di sua figlia possa essere restato più debole per lo scompenso avuto, ritengo essere queso poco probabile; una attenta valutazione cardiologica ed un ecocardiogramma sono comunque in grado di chiarire questo aspetto clinico. E’ senza dubbio consigliabile che sua figlia sia seguita periodicamente da un centro cardiologico in grado anche di stabilire anche quella che può essere la terapia farmacologia più opportuna.
Risposto il: 06 Settembre 2005