Credo valga la pena "sposare" il punto di vista dei medici da lei consultati. Probabilmente si tratta di somatizzazioni di uno stato ansioso che andrebbe meglio inquadrato attraverso la raccolta di dati relativi alla sua storia, le relazioni affettive e di studio/lavoro, la sua attuale condizione esistenziale.
L'aiuto di un professionista esperto potrebbe risultare molto efficace