La coronarografia non è necessaria, poiché la pericardite (che molto spesso in una fase iniziale può essere “scambiata” per infarto, poiché i sintomi iniziali sono simili) è una infiammazione del tessuto che riveste esternamente il cuore, non ha nulla a che vedere con la circolazione arteriosa coronaria. La terapia è principalmente con antinfiammatori come l’indometacina, da fare per periodi relativamente lunghi; solo se persiste lo stato infiammatorio vanno usati i cortisonici. È consigliabile una fase di alcune settimane di riposo. Può esservi una certa tendenza alla recidiva, anche in presenza di una buona terapia, ma questa non è la regola.