La domanda non permette di capire precisamente quale iter diagnostico ha seguito finora la Paziente, e quindi per quali motivi si è giunti alla diagnosi di colon irritabile.
Comunque, se l'iter è stato completo, e se la diagnosi è corretta, non vi sono, a mio parere, motivi per non continuare la terapia in atto con Enterolactis plus, un probiotico costituito da fermenti lattici vivi di origine umana, non tossico, non impegnativo e, per quanto risulta, sicuro, tra l'altro sperimentato abbastanza felicemente dalla Paziente stessa con giovamento e senza effetti collaterali. Infatti Enterolactis è abbastanza efficace nel riequilibrare la flora batterica intestinale spesso volte alterata, come probabilmente nel caso in esame, e quindi nel fare "da difesa" a quei fastidiosi dismicrobismi che causano alterazioni della motilità e della secrezione con i conseguenti e noti disturbi aspecifici come la flatulenza, la diarrea, il mal di pancia, ecc.. tanto frequenti quanto a volte difficili a contrastare in certi pazienti, come per esempio in quelli affetti da colon irritabile.
Non mi pare ci siano problemi, quindi, per non continuare tale assunzione, salvo naturalmente controindicazioni dettate dal proprio medico di fiducia e, nel caso, dagli specialisti consultati per altre condizioni che mano a mano possano intervenire nel tempo.
Cari saluti
Dr. Luano Fattorini