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Immunoprofilassi

In merito ad una immunoprofilassi verso Virus Epatite B, gradirei conoscere quali parametri vanno considerati per calcolare la quantità di Ig anti-B in U.I da somministrare ad un paziente non vaccinato; entro quanto tempo dopo l'evento accidentale procedere con la somministrazione; se è necessario effettuare cicli di trattamento successivi alla prima somministrazione.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Il valore della profilassi passiva con le preparazioni di gamma-globuline è ben stabilito nell’epatite B. Le immunoglobuline per l'epatite B (HBIG) contengono dei titoli anticorpali contro HBV molto alti, ma l'elevato costo ne limita l'uso. Le HBIG devono essere somministrate entro 24 ore alla dose di 0,06 ml/kg IM e di nuovo ripetute dopo 1 mese. Esse devono essere somministrate ai soggetti esposti accidentalmente, tramite una puntura d'ago, a sangue positivo per l'HBsAg e possibilmente a coloro che hanno avuto contatti sessuali regolari con soggetti in cui sia stata accertata l'infezione acuta (0,06 ml/kg IM entro 2 sett. dall'ultimo contatto). Contemporaneamente dovrebbe essere eseguita anche la vaccinazione per l’epatite B. Le HBIG hanno mostrato un'efficacia del 70% anche nella prevenzione dell'infezione cronica da HBV nei neonati nati da madri HBsAg positive; devono essere somministrati 0,5 ml IM entro 12 h dalla nascita, insieme a una profilassi attiva con la vaccinazione.
Risposto il: 04 Novembre 2005