Buonasera, mia moglie (49 anni) e' stata sottoposta nel maggiodi quest'anno ad un intervento d'asportazione utero a causa dei numerosi fibromi, cisti ecc. L'operazione e' riuscita, ma poi all'istologico e' stato rilevato un carcinoma endometriale di tipo usuale G2 superiore al 50 per cento, quindi fatta TAC (TUTTO NEGATIVO) e rioperata da un chirurgo oncologo, tolte le ovaie e i linfonodi. Tutto (annessi e18 linfonodi -Negativi) Stadiato 1b-g2.Vi chiedo: il chirurgo che ha operato la prima volta, non sapendo della neoplasia, potrebbe aver manipolato l'organo in modo da disseminare le cellule malate.? Che rischio e' stato corso nell'aver operato una paziente con protocolli ginecologici anziche' di tipo oncologico?Grazie