Gentile signore,
L’acido acetil salicilico, principio farmacologico costituente la cardioaspirina, è un farmaco antiaggregante piastrinico che viene somministrato in portatori di molteplici patologie cardiovascolari (cardiopatia ischemica, by pass a-c, arteriopatie cerebrali e periferiche etc). A tutt’oggi non vi sono indicazioni precise sulla sospensione, sostituzione della terapia antiaggregante o proseguimento in occasione di un intervento odontostomatologico. D’altrocanto, mentre sono stati descritti eventi tromboembolici alla sospensione della terapia antiaggregante, non sono state descritte emorragie incontrollate in pazienti, in terapia antiaggregante, sottoposti a intervento per patologia dentaria. Le tendenze attuali sono quindi quelle di non sospendere la terapia per interventi a basso rischio dando poi il compito al dentista di praticare emostasi locale efficace mediante compressione e sutura da rimuovere dopo sette giorni. Alcuni continuano a sospendere la terapia antiaggregante sette giorni prima dell’intervento sostituendola con eparina a basso peso molecolare negli interventi ad alto rischio per riprenderla dopo alcuni giorni dall’intervento.