In seguito a ECO, TAC e RM mia madre (anni 60, portatrice sana di
Epatite b, esami del sangue e valori regolari, non affetta né da epatite c né da cirrosi) viene sottoposta a
Resezione epatica sx (IV, II e III segmento) + colecistectomia per lesione focale – sospetto colangiocarcinoma- in sede paracolecistica. In II giornata post operatoria viene sottoposta a laparotomia esplorativa e controllo emorragia per emoperitoneo (il chirurgo a noi ha parlato di capillare aperto alla ferita). L’esame istologico (lesione cm 3,5+
Linfonodo peduncolo epatico+linfonodi epatica comune+colecisti+frammenti epatici) ha dato il seguente risultato:colangiocarcinoma a medio grado di differenziazione, a spiccata impronta desmoplastica. Nessuna proliferazione tumorale in corrispondenza del margine epatico di resezione e nelle linfoghiandole in esame. Lievi note flogistiche della mucosa colecistica e adenite iperplastica in linfonodo adeso ad essa. Il chirurgo ha raccomandato 40 gg di riposo e poi frequenti controlli (esami del sangue+eco), ci ha presentato anche un oncologo per una visita anche se sembra scettico su eventuali terapie.
Vi chiedo un parere in generale: dobbiamo solo sperare che non ritorni o per sicurezza è meglio “tentare” una terapia (chemio o radio: qui la sconsigliano perché la parte di fegato rimasta dicono che è sana) e in particolare sul post operatorio: un chirurgo ci ha detto che per pericolo di sventramento sarebbe meglio portare la fascia elastica almeno 4 mesi (la ferita è “lunga” e attraversa in orizzontale quasi tutta la pancia, in più è stata aperta 2 volte!), un altro chirurgo ci ha detto che bastano 40 giorni : vista l’evidente differenza vi chiedo cortesemente un consiglio e gli eventuali rischi.