Gentile Signore,
le notizie che ci fornisce sulla sua situazione sono troppo frammentarie per poter giudicare con sufficiente appropriatezza. In particolare, se lei ci riferisce che i "mille" accertamenti eseguiti sono normali, non possiamo comprendere quali siano le indicazoni poste per eseguire una biopsia prostatica in un soggetto della sua età. Lo sviluppo di un tumore della prostata al di sotto dei 50 anni è una circostanza davvero molto rara, e al di sotto dei 40 quasi ai limiti dell'inverosimile. Possiamo ipotizzare che sia riscontrata una irregolarità (un nodulo?) alla prostata in corso di visita oppure all'ecografia. Se i marcaori come il PSA e il Pca3 sono negativi, vi sono elevatissime probabilità che non si tratti di una forma tumorale, anche se l'eccesso di scrupolo può spingere a desiderare una conferma istologica di tutto ciò tramite biopsia.
Dal punto di vista oncologico generale, più i soggetti sono giovani, più è necessario garantire il massimo dei risultati e la loro durata nel tempo. Oggi questo è ancora assicuratosolo da interventi in cui materialmente "si asporta" chirurgicamente la malattia, Per questo preciso motivo sono state sviluppate delle tecniche operatorie particolarmente raffinate, che consentono di ottenere un risultato oncologico soddisfacente nel massimo rispetto delle strutture circostanti e della loro funzionalità. Questo è vero per la prostata, come per molte altre forme tumorali. Gli altri tipi di intervento cui fa riferimento sono certamente efficaci, ma riservati a casi selezionati e diremmo in fasce di età piuttosto avanzate.
Saluti