Gent.mo Utente,
con riferimento al caso clinico che interessa Suo padre, è da evidenziare che l'inizio del trattamento emodialitico sostitutivo per I.R.C.terminale, se da una parte "sostituisce" la funzione renale gravemente compromessa, dall'altra parte espone il paziente che effettua tale trattamento a potenziali sintomi post-dialitici tra i quali sono da annoverarsi per l'appunto anche alcuni di quelli da Lei indicati.
Indubbiamente, l'età avanzata o talune patologie talvolta coesistenti, possono contribuire ad esaltare taluni sintomi post-dialitici.
Tuttavia, è da evidenziare che ad es.il raggiungimento di un peso secco adeguato può contribuire a ridurre la tendenza all'ipotensione arteriosa post-dialitica e così pure taluni sintomi relati allo stato predetto.
Altresì, la correzione di un'eventuale stato anemico (spesse volte presente) con opportuna terapia (eritropoietina) ed incrementi ponderali interdialitici contenuti, consentono ulteriormente di migliorare il benessere del paziente dializzato.
In ogni caso, è da ritenersi fondamentale informare il nefrologo che effettua il trattamento dialitico di eventuali sintomi post-dialitici affinchè possano essere adottati tutti gli opportuni provvedimenti, sia in termini di conduzione della seduta dialitica che in termini terapeutici.
Distinti saluti