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Esperto Risponde

Informazioni e eventuale controllo medico specialistico

DomandaEgregio Dottore,circa tre anni fa subì presso l'ospedale di Siena il seguente int.Chir. per neoplasia stenosante del sigma medio.L'intervento riuscì perfettamente e i medici decisero di non sottopormi a chemioterapia a causa delle precarie condizioni del mio cuore che non avrebbe sopportato la terapia. In questi tre anni mi sono sottoposto ripetutamente a controlli oncologici con esito negativo.La visita del 17 agosto 2012 aveva avuto esito negativo e tutto sembrava andare per il meglio. A metà ottobre u.s. a seguito di Tac ho avuto iol seguente responso:"""In esiti di emicolectomia sinistra attualmente si evidenzia un quadro di carcinosi peritoneale in rapporto apresenza di versamento liquido in cavità addominale,di maggiore entità in sede periepatica e paracolica destra con raccolte fluide incapsulate nello scavo pelvico e coinvolgimento metastatico dell'omento sotto forma sia di molteplici formazioni nodulari che di placca omentale interposta tra le anse intestinali e la parete addominale anteriore della regione meso e ipogastrica (omental cake).""" In buona sostanza una diagnosi che lascia solo qualche mese di vita,a dire dei medici.Ritiene che davvero non ci sia possibilità di intervento considerato che soffro di cardiomiopatia dilatativa con posizionamento di defribillatore,ipertensione e diabete mellito?E: come è possibile che tutto ciò sia sfuggito a tre anni di controlli medici?Secondo la Sua esperienza potrebbe esserci (come sostiene qualche medico) una evoluzione così veloce da non poter essere verificata solo tre mesi prima?Ringrazio e ,in attesa di cortese risposta,porgo distinti saluti.
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

La carcinosi peritoneale (diffusione di cellule tumorali nella cavita’ addominale con localizzazione nel peritoneo – la membrana che riveste all’interno le pareti della cavita’ addominale e dei visceri in essa contenuti) e’ una delle modalita’ di metastatizzazione del carcinoma del colon-retto.
E’ difficile che la si possa diagnosticare in una fase precoce anche con controlli periodici frequenti e con indagini strumentali come la TAC. Come le hanno detto, la prognosi non e’ favorevole, anche perche’ la chemioterapia sistemica (cioe’ per via endovenosa o per via orale) e’ molto poco efficace in caso di metastasi peritoneali.


L’unico trattamento efficace, che possa dare speranze di una sopravvivenza non breve e anche talora di guarigione, e’ la chirurgia peritoneale radicale con chemioipertermia intraperitoneale. Tale trattamento e’ pero’ molto invasivo e la sua indicazione deve essere valutata con attenzione in ogni singolo paziente.
La struttura semplice di cui sono responsabile “Chirurgia oncologica colo-rettale” nell’Azienda Ospedaliera “Citta’ della Salute e della Scienza” di Torino, sede Molinette, e’ uno dei pochi centri in Italia dove viene eseguito questo trattamento.
Mi dispiace che, essendomi iscritto a questo forum da pochi giorni, la mia risposta Le giunga con molto ritardo.


Cordiali saluti.
Dott. Piero Gaglia
Per eventuali contatti diretti : e-mail      piero.gaglia@libero.it
 

Risposto il: 06 Novembre 2012