I trattamenti psicofarmacologici protratti comportano modificazioni dell’assetto recettoriale. La brusca interruzione del trattamento comporta la comparsa di una sindrome da deprivazione di intensità tale da richiedere quasi sempre la ripresa del trattamento.
- La sospensione di un AD va quindi sempre effettuata in modo graduale (ridurre il 25-30% circa del dosaggio/die per settimana).
Ciò è necessario per evitare l’insorgenza di sintomi da sospensione, comuni a tutti gli AD.
- Secondo dati ottenuti con l’impiego di imipramina, la sospensione brusca determina, nel corso delle successive 8 settimane, una percentuale di ricadute del 37% a fronte del 4% verificatosi con la sospensione graduale.