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Intervento chirurgico alla prostata

Stimati Medici, sono affetto da ipertensione sistolica isolata che mi è comparsa dopo una operazione alla prostata rivelatasi complicata, profusamente sanguinante e che in seguito si è scoperto di avermi procurato HCV. In seguito è comparsa anche un'astenia con capogiri, senso di vuoto alla testa, difficoltà alla deambulazione. Sintomi che si sono aggavati col passare del tempo, tanto che attualmente sono ridotto ad uno stato di infelicitante invalidità. Mi muovo poco dalla sedia, insicuro, a passettini faticosi e nel solo ambito casalingo. Dopo avere tentato molteplici terapie antipertensive, attualmente assumo NORVASC 5 mg due volte al giorno e PRELECTAL una compressa al mattino, ottenendo sistolica 140/160, diastolica 50/60 e polso 40/55. Con questi valori di diastolica e polso tanto bassi ho sempre sospettato che mi procurassero invalidità e occorressero quindi cure diverse, più mirate. Essendo nella norma tutti gli esami effettuati a mio carico e presentandomi fisicamente assai bene. Mosso dalla preoccupazione di un peggioramento del mio stato che mi conduca all'invalidità totale, Vi prego caldamente di esprimermi la vostra aurorevole opinione, ringraziandoVi di vivo cuore e salutandoVi distitamente. Vittorio.
Risposta del medico
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Non sembra possibile una relazione fra l’intervento chirurgico alla prostata, per quanto complicato e l’ipertensione arteriosa che probabilmente era già presente in precedenza. Non si allarmi eccessivamente per la frequenza cardiaca bassa. Il suo medico saprà consigliarle eventuali ulteriori aggiustamenti terapeutici per migliorare il suo profilo pressorio. Probabilmente parte della sua astenia (debolezza) è da ascrivere al fatto che precedentemente si era abituato a valori di pressione arteriosa più alti. Se è così il suo organismo ha bisogno di adattarsi al nuovo regime pressorio. Cerchi di continuare a praticare un po’ di attività fisica (una passeggiata tutti i giorni).
Risposto il: 17 Ottobre 2006