Salve, sono una ragazza di 22 anni. Nel marzo del 2014 sono stata operata di ernia del disco l4/l5 togliendo solo la parte erniata, visto la mia obesità di terzo grado, che ad oggi ho risolto tramite un intervento di mini bypass gastrico. Dopo l'intervento ho riportato una neuropatia cronica alla gamba sinistra che, pur prendendo lyrica 150gr 2 al dì e in seguito palexia 250gr 2 al dì, non mi dà tregua da allora. Ho effettuato vari interventi di terapia del dolore, dalle classiche infiltrazioni, alla stimolazione del nervo fino a mettere anche un neurostimolatore midollare che però non ha dato nessun risultato e quindi l'ho dovuto togliere.
Ad agosto 2016 mi è rivenuto dolore estremo come prima e dopo aver fatto la risonanza magnetica è uscito fuori che vi è una recidiva di ernia nello stesso identico posto. Ad ora mi si sono stati proposti 2 tipi di interventi, il medico che mi segue vuole solo togliere la parte erniata e mettere un semplice sostegno, mentre un altro medico, che sarebbe il primario, vuole mettere delle barre e viti per stabilizzare il tutto. Secondo lei cosa conviene fare? Non trova troppo invasivo la seconda proposta? Potrebbe spiegarmi cosa ne comporterebbe in entrambi i casi? Attendo sua risposta. Cordiali Saluti.
Nel nostro lavoro spesso la via migliore non è sempre la più semplice: io opterei per la seconda proposta che mette al riparo da ulteriori recidive erniarie; infatti probabilmente quel tratto vertebrale è instabile e necessita di supporto definitivo. L'intervento limita solo di poco la flessione del tronco. In bocca al lupo.