Cara signora, non nego che la descrizione della Sua risonanza cervicale è preoccupante; tuttavia in medicina, come diciamo tante volte, si curano i pazienti e non le immagini. Premetto che per dare una valutazione affidabile è necessario vedere la Sua risonanza e visitarLa. Premetto ancora che gli interventi sulla colonna cervicale sono, in mani esperte, sicuri e con un basso tasso di complicanze. Comunque, in linea di principio, l'intervento è indicato se Lei ha disturbi dovuti ad una compressione del midollo e/o delle radici nervose cervicali: dolore alle braccia, riduzione della forza alle braccia o alle mani, disturbi di sensibilità alla braccia e/o alle gambe, disturbi del cammino. L'intervento può essere indicato anche se non ci sono questi disturbi, in alcuni casi particolari: se ci sono segni di sofferenza del midollo spinale visibili alla risonanza (nel referto parla solo di "compressione") o se, a giudizio del suo neurochirurgo, il canale cervicale è talmente stretto da mettere in pericolo il Suo midollo in futuro, soprattutto in caso di traumi. Non dimentichi, infatti, che nel midollo cervicale passano i "nervi" che controllano il movimento e la sensdibilità di tutti e 4 gli arti, e se il canale che lo contiene è molto stretto può bastare un piccolo trauma (ad es. un tamponamento) per causare gravi danni. Viceversa, se questi elementi non ci sono, l'intervento si potrebbe evitare e potrebbe bastare un collarino morbido per aiutarLa contro il mal di testa e degli esercizi di ginnastica posturale: mi raccomando eviti assolutamente le manipolazioni cervicali! Il discorso che io Le faccio, ripeto, è però di natura generale: per valutare bene il Suo caso, lo dico ancora, bisogna visitarLa e vedere i suoi esami, meglio se arricchiti anche da uno studio neurofisiologico (elettromiografia degli arti superiori e potenziali evocati motori ai 4 arti). La saluto cordialmente