nella mia risposta precedente accennavo al fatto che, probabilmente, i sui investimenti affettivi nei confronti del suo ragazzo possono essere complicati da aspettative inconsce poste in relazione con la presenza/assenza di una figura parentale importante.
Non credo che i suoi sentimenti siano bloccati, quanto invece condizionati da un bisogno insoddisfatto (alludo naturalmente a bisogni inconsci) di permanenza dell'oggetto (in questo caso suo padre).
Secondo me è opportuno farsi aiutare da un professionista esperto che l'aiuti a comprendere questi meccanismi, a decifrarli e trasformarli in momenti di crescita. Potrebbe risultare efficace una psicoterapia con fondamenti psicodinamici.