Salve, sono un uomo di 50 anni. Gli ultimi tre anni trascorsi sono stati per me molto stressanti sia dal punto di vista lavorativo che affettivo. Di mattina ho sofferto spesso di crisi di ansia, con uno strano tremolio delle mani per cui mi è stato prescritto un ansiolitico che ho preso quasi ininterrottamente da tre anni a questa parte la sera per prendere sonno e la mattina per contenere queste “crisi”. L’anno scorso in seguito a delle analisi del sangue mi è stata diagnosticato ipertiroidismo.
Ho fatto ecografia da cui risulta: tiroide di forma normale, ecostruttura disomogenea con ecotessitura grossolana e numerosi micronoduli tutti dal contorno netto. Si osservano inoltre chiazze ipoecogene poco definite specie in sede sotto capsulare. Ed ho fatto scintigrafia: Ghiandola in sede di dimensioni normali, è presente netta prevalenza funzionale del lobo sinistro rispetto al destro. Lobo sinistro della tiroide caldo con verosimile parziale inibizione funzionale del restante parenchima ghiandolare. risultati analisi: tsh da 0,006 mcUI/ml a novembre 2017 a 0,014 a giugno 2018 ft3 da 6,11 a novembre 2017 è tornato nella norma a giugno 2018 ft4 da 19,32 è tornato nella norma a giugno anticorpi che a dicembre 2018 erano nella norma a giugno erano A.A.P.T 41,56 IU/ml; A.A.R.T. 2,61 Da febbraio 2018 assumo una compressa al giorno di tapazole. A dicembre devo fare ulteriori controlli ed esami.
Vorrei chiedervi se tale condizione patologica a carico della tiroide può essere in qualche modo conseguenza del pesante stato di stress che vivo da tre anni ad oggi. Grazie.
Non è conseguenza dello stress. Ovviamente ciò che scatena il processo autoimmunitario, che è la causa, è ancora per molti versi sconosciuto.