L’ iperossaluria è un disordine metabolico piuttosto raro di cui si riconoscono forme familiari infantili da deficit enzimatico (con aumentata produzione endogena di ossalato) e forme secondarie a malassorbimento intestinale (celiachia, morbo di Crohn,etc), a deficit di vitamina B6, ad eccessivo apporto alimentare di ossalati (oppure ad alterato rapporto calcio/ossalati nella dieta).
Gli stati iperossalurici sono compresi nel grande capitolo della nefrolitiasi calcica per il frequente riscontro di calcoli di ossalato di calcio.
Nel caso della bambina in questione sembra trattarsi di una iperossaluria secondaria ad eccessivo intake di ossalati, pertanto è senza dubbio necessario seguire una dieta con eliminazione degli alimenti ricchi di ossalati (spinaci, asparagi, piselli, tè, cioccolato, rabarbaro, pomodoro, etc).
È buona norma seguire anche una dieta normocalcica, dato il delicato equilibrio metabolico tra calcio e ossalati;infatti è noto che diete ipocalciche possono provocare un aumento della quota di ossalati escreta dal rene, con il pericolo di facilitare la precipitazione di cristalli di ossalato.
Purtroppo l’ ossalato di calcio non risente delle variazioni del ph urinario,pertanto non si può aumentare la sua solubilità utilizzando farmaci che consentano di manipolare il ph, (come è possibile fare nella cistinuria).
Sarebbe comunque preferibile per un discorso più articolato avere informazioni più approfondite sulla bambina.