Gentile e sensibile signora,
trovo del tutto lecita e sensata l'ansia da lei subita nel constatare i confini smisurati del male; che ci appare ancor più terribile e sconvolgente quando esso è prodotto da una madre nei confronti dei propri figli.
La nostra umanità è capace anche di questo. Tuttavia, e per nostra fortuna, si tratta di rari casi verso i quali anche la psicopatologia a volte fa fatica a districarsi.
Voglio intanto rassicurarla, la sua mente ha elaborato quelle immagini in modo del tutto funzionale, vivendo legittimamente un adeguato stato di ansia.