Gentile dottore, sono una donna di 50 anni, fin da giovane ho sempre sofferto di problemi digestivi dapprima definiti "dispepsia" e in seguito sensibilità al glutine. Menopausa a 40 anni, TOS, osteoporosi da 5 anni. In occasione di un intervento mi è stato detto che devo effettuare l'anestesia generale a causa dei valori legati alla coagulazione del sangue. Dopo diversi anni di dieta priva di glutine, in seguito a malessere e dimagramento il gastroenterologo mi ha prescritto la ripresa di dieta libera per tre mesi seguita da gastroscopia che ha dato il seguente esito (campione 1): villi talora fusi tra di loro, con immagini di iperplasia rigenerativa dell'epitelio criptico e con un intenso infiltrato flogistico li folla e acellulare del chorion mucoso, con 40 linfociti T (CD3 positivi) per 100 enterociti superficiali (grado 1 di Marsh), da segnalare diffusi aspetti di metaplasia gastrica della mucosa".
Cosa significa? La ringrazio
Significa che ha una una enterite linfocitaria insufficiente per una diagnosi microscopica di celiachia. La metaplasia gastrica è un segno di gastrite cronica.