Il test anti-HCV è un test molto sensibile e molto specifico. Pertanto è improbabile che possa risultare falsamente positivo, anche se ovviamente possibile, soprattutto in un soggetto affetto da una patologia immunitaria quale la tiroidine autoimmune. Tuttavia la negatività per HCV-RNA, di tipo qualitativo, soprattutto se ripetuta nel tempo, a 6 mesi di distanza, per una conferma, rende tranquilli circa l’assenza di infezione da virus C, soprattutto in presenza di normalità dei valori di aminotransferasi.