Gentile Signora,
mi scuso per il ritardo nella risposta, dovuto purtroppo ad alcuni problemi organizzativi interni.
Vorrei fin da subito tranquillizzarla per la "cisti" che le è stata riscontrata.
La prima osservazione da fare è che una formazione cistica ipoecogena rilevata ecograficamente del diametro di appena 22 mm, potrebbe non essere precisamente una cisti, bensì semplicemente un corpo luteo, cioè una struttura che ad ogni ciclo si forma a seguito della fisiologica ovulazione e che è deputata alla produzione di un ormone, il progesterone.
L'ecografia transvaginale, con l'utilizzo del Color Doppler per lo studio dei vasi, potrebbe aggiungere un elemento per la diagnosi in quanto tale struttura è perifericamente molto vascolarizzata.
Nell'ipotesi che possa trattarsi di una condizione fisiologica, sarebbe opportuno attendere uno o due cicli mestruali e ripetere l'esame subito dopo il flusso, in quanto il corpo luteo generalmente scompare nella prima metà del ciclo.
Se invece la formazione dovesse persistere, sarebbe opportuno eseguire un dosaggio dei marcatori ovarici, in quanto le cisti ipoecogene possono essere di natura endometrosica e nelle cisti endometriosiche, patologie comunque benigne, talvolta è presente un aumento del CA125.
Le formazioni così piccole e senza aspetti ecografici di sospetto (setti, gettoni solidi al loro interno), difficilmente sono di natura maligna.
I motivi per cui sua madre sia stata sottoposta all'asportazione di utero e ovaie possono essere tanti, patologie benigne o maligne, ed una componente familiare in tali patologie è sempre presente, anche se non per questo posssono essere annoverate tra le patologie ereditarie propriamente dette.
Riguardo al collegamento tra cisti e angioma, lo escluderei assolutamente.
Per quanto concerne la parte "nefrologica" della sua domanda, giro la stessa al collega urologo, che le potrà rispondere con più competenza di me.
Saluti,
Francesco Guida