Nella fase acuta di un infarto l’arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare è un evento grave che si risolve solamente con la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione elettrica.
Al di fuori della fase acuta di un infarto, la fibrillazione ventricolare è un evento piuttosto raro : così l’impianto di un defibrillatore è utile e necessario solamente in alcuni pazienti.
Per la precisione ha senso impiantare un defibrillatore in pazienti che hanno avuto un infarto in passato, solamente quando si è già verificata una pericolosa aritmia (al di fuori della fase acuta infartuale) o quando la funzione cardiaca è gravemente compromessa. La frazione di eiezione misura quanto è grave questa compromissione della funzione cardiaca e l’impianto del defibrillatore va preso in considerazione solo se questa frazione di eiezione è inferiore a 30-35%.
Nel caso di suo padre, dalle informazioni che mi ha dato, non è necessario impiantare un defibrillatore perché non ci sono state aritmie pericolose al di fuori della fase acuta dell’infarto e la funzione cardiaca non è gravemente compromessa.