Lo scorso anno mi sono sentita male, sensazione di svenimento, freddo, formicolio, gambe molli, vertigini risultato pronto soccorso e
ECG, nulla. Ho fatto una serie di accertamenti e ne è venuta fuori l'artrosi cervicale. L'ho trattata ma dopo quattro mesi si è ripresentato il problema anche se con minore intensità. Allora ho eseguito esami completi del
Sangue con anche quelli per la funzionalità tiroidea e visita cardiologica con elettrocardiogramma (giugno 2004). Il cardiologo mi ha prescritto alprazolam 0,50 metà ogni 12 ore e in caso di persistenza dei sintomi zoloft. Sembrava che tutto fosse risolto, e ho cominciato con il periodo di sospensione graduale, senza peraltro aver mai preso lo zoloft, invece è circa un mese che sono di nuovo alle prese con quello che tutti mi hanno detto essere attacco di panico. Tratto la cervicale con anche ginnastica posturale, nuoto senza avvertire alcun affanno né fatica, anzi in acqua mi passa tutto. Mi sento formicolii alla testa e alle volte sensazione di nausea dopo aver mangiato anche se non ho perso peso, perché poi alla fine non
Vomito. Mi sento però impaurita e quindi invalida, perché ho paura a spostarmi e a fare le cose, sopratutto a stare sola. Ho iniziato le sedute con uno psicologo riponendovi molte speranze, e nonostante le rassicurazioni di tutti rispetto ai disturbi della cervicale comincio a pensare di avere qualcosa di brutto al cervello o allo stomaco. Poi i sintomi si alleviano e mi riprendo... E' possile cadere in equivoci di questo tipo? Ho eseguito esami del sangue e urine completi, tre ECG, ecografia epatica e pancreatica, lastra ai polmoni,ecografia pelvica, visita internistica per gli episodi di diarrea e vomito, lastra alla cervicale, che è risultata verticalizzata, visita otorino. Sto seguendo la strada giusta? L'ansia, lo stress possono davvero fare tutto questo? Grazie Maria.