Lo scorso luglio mio padre dopo essere stato sottoposto ad analisi ematiche, è stato ricoverato d'urgenza in ospedale in quanto i valori della funzione epatica riscontrati dalle analisi erano molto alti. Dopo una degenza di venti giorni, è stato dimesso senza che gli accertamenti fatti in ospedale abbiano fatto luce sulle cause scatenanti quei valori che, pur scesi rispetto ai primi giorni del ricovero, continuavano adessere ben al di sopra del massimo tollerato. Seguendo scrupolosamente la
Terapia farmacologia a lui prescritta dall'epatologo dell'ospedale, la scorsa settimana ha nuovamente fatto le analisi del
Sangue che, ahimè, hanno evidenziato un nuovo balzo di quei maledetti valori. Ora mi chiedo: dal momento che mio padre non beve, non fuma, non fa nè ha mai fatto uso di sostanze dopanti, dal momento che non presenta una sintomatologia specifica e che, secondo quanto riferitogli dall'epatologo curante, non si rendono necessarie ulteriori e più approfondite analisi cliniche (non è stato sottoposto nè a TAC, nè a risonanza magnetica, nè a
Biopsia epatica) come mai i valori incriminati anzichè scemare, aumentano? Non dovrebbe forse rivolgersi ad un centro specializzato in patologie epatiche? In questo caso, tenendo conto che mio padre risiede in provincia di Milano, a chi dovrebbe rivolgersi? Grazie per l'attenzione. Distinti saluti Alessandra.