Buongiorno, Il mese scorso mi è stata diagnosticata la pitiriasi rosea di Gibert premetto che ha settembre sono stata male e ho preso una pasticca beta bloccante su consiglio della mia dottoressa in modo tale che abbassavo i battiti cardiaci perché ero sotto ansia ed erano troppo alti. Dopo qualche giorno che ho preso questa pillola è uscita la cosiddetta macchia madre sul fianco destro all'inizio non ci ho dato peso perché pensavo magari di aver preso una botta o magari una scottatura e non me ne ricordavo poi ad ottobre sono iniziate ad uscire altre macchie più piccole sul collo e sulla schiena.
Sono andata a quel punto a farmi vedere dal dermatologo e mi ha detto che è pitiriasi rosea di Gibert causata dallo stress mi ha dato 10 giorni di riposo e una crema da applicare per 20 giorni al cortisone per via del prurito e lavarmi con sapone neutro e applicare una crema la mattina per tenere la pelle idratata. Le macchie continuano ad aumentare le ho sulle braccia, sull'inguine le ho sul fondo schiena e le ho sulle spalle e sul seno.... Insomma sono piena di macchie, a volte sono messo rosse e sembra che stanno scomparendo ma dopo la doccia o soprattutto la sera tornano rosse e sembrano molte di più... Sono disperata perché mi sto demoralizzando.... Potete dirmi cosa posso fare per farle sparire? Sto utilizzando sia maglie intime di cotone che calze di cotone visto il periodo ma non so cos altro fare... Devo assumere vitamine? Prendere calmanti?
La pitiriasi rosea di Gibert è una malattia assolutamente benigna, inizia con una chiazza, la cosiddetta chiazza madre e dopo 5 o 7 giorni compaiono chiazze figlie e a gettate successive chiazze sempre più piccole. La malattia dura in genere 3 mesi, ma può durare di più. La causa non si conosce si ipotizza un esantema virale. Al contrario di altre malattie dermatologiche dove il cortisone fa sparire quasi tutto, qui non risponde per nulla. La terapia normalmente è idratante un bagno oleato e una crema non profumata. In caso di prurito un antistaminico. Si sveglirà una mattina e non avrà più nulla. Cordiali saluti Dott.ssa Sonia Devillanova