Cara Signora, quel riscontro RM è un reperto così frequente, specie all'età di sua madre, che spesso si indovina già prima ancora di fare l'esame. E' semplicememnte l'espressione di vecchi e piccoli eventi ischemici (cioè di scarso efflusso di sangue in piccole porzioni del cervello), che si sono verificati durante la vita, senza che, evidentemente, abbiano assunto le caratteristiche di veri e propri ictus.
La loro presenza indica tuttal'più la necessità di incrementare la prevenzione contro gli eventi cardiovascolari in generale, cioè le solite misure (fumo, peso corporeo, lipidi nel sangue, pressione arteriosa, ricerca di eventuali fonti di trombo-embolia, aggregazione piastrinica, ect).
La cefalea non c'entra niente: il tessuto cerebrale è privo di terminazioni dolorifiche dirette, per cui se anche si viene a creare uno stato di sofferenza tessutale, non si avverte dolore. Il dolore del capo si avverte solo quando vengono stimolate le terminazioni delle membrane che avvolgono il cervello, cioè le meningi e questo succede quando vengono distese eccessivamente oppure irritate direttamente. Per esempio quando si verifica uin ictus molto grande che produce il rapido rigonfiamento di vaste aree di cervello, il paziente avverte una cefalea intensa. In molti tumori a crescita lenta, per cui la tensione sulle meningi si verifica molto gradualmente, il dolore alla testa può non sopravvenire se non in stadi terminali. Quindi, non c'è proprio da pensare che la cefalea di sua madre possa essere legata ala presenza di quelle piccole areole che certo non aumentano di molto la massa del cervello e soprattutto non crescono, nè rapidamente nè lentamente.