Buongiorno, in breve riassumo la situazione riscontrata a mio fratello (31 anni): dopo circa 30 gg dal momento in cui si è accorto, ha fatto rimuovere a livello ambulatoriale un sospetto melanoma. Di seguito esame istologico ricevuto: Cute cuoio capelluto - biopsia escissionale. Neoformazione solida insorta da 30gg, sanguinante e friabile. Descrizione Macroscopica: Losanga di cute delle dimensioni di cm. 1,2 x 0,9 centrata da lesione piana e friabile, di colorito grigiastro, del diametro di cm. 0,9 (si marcano i margini di resezione con inchiostro di china; materia esaminato in toto su n. 2 inclusioni di paraffina). DIAGNOSI: Melanoma nodulare ulcerato ed esteso fino al margine di resezione profondo (spessore dal fondo dell'ulcera al margine profondo mm. 4,7). Tipo cellulare: 40% epiteliosimile 60% fusato.
Il chirurgo che ha praticato la prima rimozione ha indicato che il processo in questi vuole una rimozione della cute (se non sbaglio) per un raggio di cm. 2 e profondità di alcuni mm. in chirurgia plastica, ora avvierà l'iter per l'intervento. Non nascondo angoscia e preoccupazione, posso gentilmente chiedervi la gravità della situazione che emerge dalla biopsia? Vi ringrazio, cordialmente.
Buonasera. Sono state date le giuste indicazioni circa la radicalizzazione. Oltre a questa deve essere fatta l'asportazione del linfonodo sentinella indicato dalla linfoscintigrafia entro un mese dalla diagnosi possibilmente.