Salve,
sono un ragazzo di 25 anni e da fin troppo tempo soffro di un problema di gonfiore cronico nello specifico nella fascia ombelicale, nel quadrante addominale. Praticamente qualsiasi cosa io ingerisca mi provoca problemi seri nella digestione, soprattutto un gonfiore cronico che non mi permette di rilassare l'addome ma di tenerlo costantemente contratto, questo problema si manifesta in particolar modo in posizione eretta dove sono costretto a contrarre l'addome (tutto il giorno) rispetto ad una posizione supina.
Oltre l'accumulo di eccessivo gas dato da questa fermentazione, ho una constante eruttazione, un bruciore cronico che tengo a bada da molti mesi con un antiacido l'omeprazolo prescrittomi da un gastroenterologo e un malassorbimento importante avendo perso nel tempo moltissimi kg, ora ne peso 55 dai 75 di circa 3 anni fa quando i sintomi hanno iniziato a cronicizzarsi, e nonostante ciò ho ancora una fascia addominale molto molle e che si gonfia in maniera cronica in particolare il gonfiore è nettamente maggiore se mangio zuccheri, dolci, alcol(anche solo un goccio) succhi di frutta, cereali pane lieviti e alcuni tipi di formaggi e frutti.
Ho fatto tutti i controlli del caso intolleranze (breath test lattosio e celiachia) gastroscopie con biopsia, colonoscopia e ecografia, e vari analisi del sangue per tiroide ecc. ma non è emerso nulla che potesse ricollegarsi a tale sintomi se non lievi problematiche. I sintomi sono cronici è diventato sempre più complesso riuscire a conviverci e vorrei un vostro parere anche solo per capire in che direzione posso ulteriormente muovermi.
Leggendo su internet ho il sospetto che si possa trattare di un problema batterico nell'intestino oppure di una sindrome da colon irritabile a livello funzionale di origine psicosomatica, ma fatto sta che qualsiasi cura che mi abbia no dato, non ha funzionato, se non l'antiacido che mi blocca un po l'acidità. Attendo cortesemente risposte.
Grazie dell'attenzione.
I suoi disturbi ,di vario tipo, devono essere pazientemente analizzati tramite visite e colloqui accurati che conducano ad una diagnosi. Probabilmente serviranno anche ulteriori indagini perché i sintomi descritti sono comuni a varie e diverse patologie, magari dovute anche a più cause diverse tra loro. Il quadro clinico richiede perciò una guida e una sorveglianza specialistica esperta per gli ulteriori accertamenti necessari e per le più adeguate cure del caso.
Cari saluti.