purtroppo solo con l’informazione del QT lungo è difficile dare un giudizio, sia per lei che – soprattutto – per i suoi figli; sarebbero utili altri elementi clinici, quali la eventuale insorgenza di aritmie in passato, e il quadro ecocardiografico. Le segnalo comunque che molto vicino alla sua città di residenza (e cioè all’Università di Pavia, nel Centro diretto dal prof. Schwartz) lavora uno dei gruppi leader nel mondo su questa patologia, quindi porebbe rivolgersi a loro per una valutazione approfondita