Fumare non danneggia tutti allo stesso modo. Sono descritti casi, per la verità sporadici, di anziani ed incalliti fumatori senza danni verosimilmente correlabili con l'abitudine viziosa così come, un po' più spesso, danni molto rilevanti e ben correlabili con il fumo in pazienti, viceversa, modesti fumatori. Non conosco il numero di sigarette fumate dalla paziente e da quanto tempo questo vizio va avanti. Inoltre, ovviamente, non ho modo di conoscere quella che potremmo definire la suscettibilità al danno da fumo in sua madre. La presenza di un film di liquido pleurico bilaterale farebbe pensare, escludendo una malattia sistemica che coinvolga anche altre sierose (essudazione del pericardio, ascite, ecc), ad una perdita della elasticità del polmone. La quantità di liquido, minima, presente fra le pleure è legata alla pressione negativa minima presente fra i due foglietti pleurici. E' ovvio che una riduzione della elasticità del polmone condurrebbe ad un aumento della pressione negativa con aumento del liquido per un banale meccanismo (ex vacuo). In questo caso si tratterebbe certamente di un danno indotto dal fumo che può essere il primo passo verso, ad esempio, la broncopneumopatia cronica (BPCO). Faccia valutare la cosa da uno specialista pneumologo.