La dose giusta di un antiepilettico è quella che riduce al massimo possibile l'insorgenza di crisi con il minimo possibile di effetti indesiderati. Da questa risposta, un pò "manigolda", capisce bene che non è possibile stabilire a priori la posologia di questi farmaci. In questo sta l'abilità del medico. D'altra parte se così non fosse, basterebbe andare in farmacia per curarsi bene (e purtroppo nella popolazione si registra questa "consumistica" tendenza). Comunque l'irregolarità delle dosi assunte è sempre un problema, perchè gli effetti di questi farmaci dipendono dal loro livello di concentrazione nel sangue, che non segue sempre in maniera lineare l'assunzione. Già quindi è difficile trarre un bilancio terapeutico (cioè la giusta dose), figuriamoci se l'assunzione è disordinata!
Ho sempre odiato l'amisulpiride (Solian) perchè è un "finto" antidepressivo: in realtà è un neurolettico che a basse dosi suscita un irregolare innalzamento del tono dell'umore. Siccome è vero che abbassa la soglia epilettogena, sinceramente non trovo la sua utilità, specie in questo caso. Però non voglio ingerire sulla professionalità dei colleghi che hanno in cura sua madre: ogni medico ha le sue opinioni, ma sono appunto opinioni.
Saluti