Mia madre, dal giorno 08/03/2007, è ricoverata presso Struttura Ospedaliera per una gravissima forma di pancreatite acuta necrotico-emorragica. Dopo vari esami (TAC, risonanza anche con contrasto, raggi, ecografie, esami del sangue), e varie terapie antiinfiammatorie, antidolorifiche, trasfusioni di sangue, albumina, sondino naso-gola per aspirazione dei liquidi oggi si trova ad essere "gonfia" per i liquidi nel corpo, ancora con forti dolori, difficoltà a respirare, colorito giallo, difficoltà a dormire o perlomeno a riposare. I medici che l'hanno in cura ci tengono informati dell'evoluzione della malattia e delle cure adottate e sono appena appena ottimisti sui risultati pur riservandosi la prognosi per varie ed eventuali complicazioni che possono ancora verificarsi (l'ultima è una bolla d'aria comparsa nei polmoni dopo l'aspirazione di liquidi).E' proprio questo che ora vorrei chiedere anche a Voi: quali possono essere queste complicazioni e quali danni permanenti o no può causare questa infiammazione. E ancora, pur essendo fiduciosi che tutto si risolva per il meglio (anche se fossero necessari mesi di terapia) quale può essere la qualità della vita di mia madre dopo tale malattia. Preciso che prima di tutto questo era una persona attiva, giovanile, buona memoria, con un'alimentazione sana (niente super alcoolici, solo un pò di vino al pasto)-ora invece la ritrovo, anche se con molto spirito e per niente abbattuta da quello che le è capitato, qualche volta un pò incoerente. Vi ringrazio per la cortese attenzione e mi scuso per il modo in cui ho posto le mie perplessità, ma forse più che risposte vorrei ricevere (anche se ciò è difficile) qualche motivo in più per poter sperare. Grazie.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Una volta risolta la forma acuta, potrebbe non residuare nulla dall’episodio di pancreatine acuta. A volte residuano cisti o pseudocisti pancreatiche che vanno tenute sotto stretto controllo clinico periodico.