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Mia madre di 68 anni ha una cirrosi epatica

mia madre di 68 anni ha una cirrosi epatica criptogenetica in classe C di child, inoltre è diabetica, monorene e soffre di cistiti e candidosi ricorrenti, da qualche settimana sono comparse agli arti delle petecchie emorragiche, i medici dicono che si tratta di una reazione autoimmunitaria in quanto presenta i valori di IgM, IgA e fattore reumatoide alterati mentre i valori di piastrine e tempi di protrombina sono nei limiti. da allora viene curata con deltacortene 25 mg, inizialmente prendeva una compessa ma ora ne prende mezza. inizialmente oltre alle petecchie presentava solo i sintomi classici di una cirrotica abbastanza compensata, ma dopo una settimana di trattamento , l'astenia è aumentata, è entrata in enceflopatia con collassi simili al coma epatico, tremolini alle mani, aumento dei globuli bianchi e peggioramento dei valori renali. I medici epatologi mi dicono che il cortisone è indispensabile poichè il meccanismo che ha azionato le petecchie agli arti, potrebbe coinvolgere gli altri organi, il nefrologo invece consiglia la sospenzione del cortisone poichè mia madre ha un solo rene che funziona maluccio. mia madre è ricoverata da più di venti giorni, le petecchie sono diminuite , ma le sue condizioni generali mi preoccupano. Avrei bisogno di un vostro parere, ve ne sarei immensamente grata.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Le condizioni cliniche in cui versa sua madre sono piuttosto critiche e complesse. La decisione in merito alla continuazione o meno della terapia con cortisono, in particolare, risulta difficile da prendere in quanto, come talore accade in medicina, bisogna scegliere tra il male minore. Per tali motivi il miglior consiglio può essere preso esclusivamente dal medico che segue più da vicino sua madre, in quanto egli solo è a conoscenza di tutti i particolari clinici indispensabili nel “pesare” i pro e i contro dell’una o dell’altra decisione da prendere.
Risposto il: 23 Novembre 2007