Mia madre ottantenne è stata sottoposta il 2/12/04 - in via laparoscopica - a resezione colica per adenocarcinoma del colon discendente. Non è stata necessaria la stomia. Dalla Tac preoperatoria si desumeva la presenza di almeno 2 lesioni secondarie al fegato. L'intervento ha purtroppo rilevato anche presenza di
Carcinosi peritoneale diffusa. Sono consapevole della severità della prognosi, ma rilevo anche che le condizioni post-operatorie della paziente - eccetto un transitorio episodio di fibrilazione atriale, prontamente trattato e subito rientrato - sono eccellenti: canalizzazione dopo soli 2 gg, ripresa dell'
Alimentazione semiliquida dopo 6 gg., alvo regolare, ottima forma fisica (riesce persino ad attendere al menage domestico), niente calo ponderale. Pur consapevole della severità della
Prognosi mi chiedo se sia possibile ipotizzare -trascorsi 15/20 gg. dall'intervento - un percorso terapeutico (chemio? radioterapia?) per allungare la sopravvivenza e, al contempo, garantire un accettabile livello di qualità della vita. E' pretendere troppo? grazie.