Gentilissimi Dottori; mia moglie da circa un anno, esegue degli esami ( mammografie e ecografie al seno ), presso l'ASP 5 Messina; in precedenza ha eseguito gli stessi in studi privati e in ultimo ( 29/01/2015 ) presso l'Azienda ospedaliera Papardo di Messina, tutte con esito negativo; mia moglie nel 2004 e' stata operata nel seno DX per un fibroadenoma con diametro di cm. 2,5; le ultime mammografie presso l'ASP 5 Messina ( l'ultima eseguita il 28/02/2018 ) hanno evidenziato delle microcalcificazioni nello stesso seno e dopo l'ultima, a loro parere, necessitano di approfondimento supplementare ,in quanto sospette e raggruppate tramite esecuzione esame mammotone, presso l'ospedale San Vincenzo di Taormina, fissato per il 07/03/2018; dico a loro parere, in quanto da una anno, mia moglie esegue gli esami all'interno di un programma di protocollo/screening, ma ci dicono che loro non sono tenuti a fornirci nessun referto dettagliato degli stessi, con relative immagini, aldilà' di una generica lettera inviataci e relativa al precedente esame mammografico, dove ci comunicavano l'esito negativo dello stesso; quindi allo stato attuale dobbiamo solo fidarci di cosa ci dicono; vi chiedo: corretta la procedura che stanno eseguendo ? Corretto che non ci forniscano referti degli stessi esami ( lo prevede la legge) ? Sarebbe utile chiedere un ulteriore consulto ( nuovo esame mammografico ) presso altra struttura e quindi comparare i due pareri, prima di eseguire l'esame mammotone ? Rischiamo di andare incontro ad un eccesso di sovra diagnosi, come leggo da alcune parti e relativo a questi programmi di screening ? Dobbiamo preoccuparci se eventualmente l'esame istologico dovesse uscire positivo ?
Nell'attesa di riscontro alla presente porgo cordiali saluti.
Ci sono diverse incongruenze Invito ad un ulteriore consulto presso altro Specialista prima di decidere l"iter terapeutico