Gentile Signore, il microcitoma polmonare che è stato riscontrato a sua madre di 60 anni rientra in quella piccola percentuale di tumori polmonari che rispondono alla chemioterapia. Questo fatto che sembra un ottimo risultato è perô affiancato dal fatto che dopo un certo periodo, anche quando il tumore è completamente regredito, si presenta la recidiva in forma più aggressiva. Praticamente si sono selezionati dei cloni resistenti. A questa situazione è possibile reagire integrando le chemioterapie con semplici accorgimenti che migliorano l'efficacia degli antiblastici e al tempo stesso proteggono il sistema immunitario. In internet e nelle librerie troverà il best seller del dott Valter Longo che spiega la dieta della longevità. Nel caso di sua madre è necessaria attuare, a cavallo delle infusioni di antiblastici un digiuno di 5 giorni. Si chiama MiMa digiuno in quanto in realtà si forniscono nutrienti con basso tenore calorico e al tempo stesso cibi non utilizzabili dalle cellule tumorali. In commercio esistono anche formulazioni già pronte. Le ho dato questo consiglio in modo da pensare fin da oggi al regime alimentare che sua madre dovrà adottare alla fine della chemioterapia. Il fatto che sua madre sia sovrappeso è già un indicatore che la causa del tumore è da collegare alla alimentazione. Si informi e troverà su questo argomento tutte le indicazioni necessarie. Cordiali saluti