Si tratta di un riscontro abbastanza comune e in sé e per sé non rappresenta una patologia: non ci sono quindi terapie da seguire. In unico caso è necessario eseguire ulteriori accertamenti: cioè se suo figlio dovesse svolgere attività subacquea ad alta profondità o con le bombole, sarebbe necessario appurare se all’aneurisma, come quasi regolarmente avviene, si associ una pervietà del forame ovale: se così fosse le immersioni potrebbero costituire un riscio in quanto in fase di riemersione le bolle che si possono formare nel sangue potrebbero anziché venir filtrate dai polmoni, passare direttamente nelle sezioni sinistre del cuore, con il rischio di determinare eventi embolici a livello cerebrale.