Mio marito, 71 anni, soffre di una grave forma di scompenso cardiaco ed è stato ricoverato in struttura cardiologica per ricompensarlo. Al fine di ridurre l'edema pomonare è stato sottoposto a toracentesi. Purtroppo ha così subito un pneumotorace. Dopo 27 ore dall'evento, non riassorbendosi spontaneamente la bolla d'aria, è stato applicato un tubo di drenaggio per alcuni giorni. Ora che l'episodio è dichiarato risolto deve ritenere possibili per questo motivo successive copmplicazioni, e quali? Se sì, quali accorgimenti può prendere per ridurre i rischi? Grazie. Giulietta Cavallari
Risposta del medico
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Il pneumotorace è stata una complicanza della toracentesi e una volta riassorbito non darà altre conseguenze; il problema è rappresentato invece dalla importanza e severità della cardiopatia di base e dalle probabilità di recidive di scompenso