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Mio marito (anni 54, fumatore, mai misurata la

Mio marito (anni 54, fumatore, mai misurata la pressione), il 26 Aprile dello scorso anno è stato ricoverato in seguito ad un'Ischemia cerebrale. Diagnosi definitiva: cerebropatia vascolare acuta ischemica nel territorio carotideo di sinistra (rilievo TC di infarto lacunare) realizzante emipostemia destra; cardiopatia ipertensiva in compenso Emodinamico (ipertensione arteriosa di grado medio con danno d'organo stadio III OMS). Premesso che in quella situazione la P.A. era 140/200, mio marito è da quel momento in assiduo trattamento farmacologico con farmaci antiipertensivi. Un recente eco-color-doppler cardiaco ha evidenziato, invece, normali dimensioni del Ventricolo sinistro che fanno escludere la possibiltà che il paziente fosse da lungo tempo iperteso. E' verosimile quanto supposto dall'ecografista? Quali esami bisogna fare per approfondire la questione ed eventualmente sospendere la cura farmacologica? Quali possono essere state le cause che hanno scatenato l'ischemia se mio marito non è mai stato iperteso? Cordiali saluti.
Risposta del medico
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La assenza di segni attuali di cardiopatia ipertensiva non significa che suo marito non sia stato un iperteso nel passato, in quanto una corretta terapia antiipertensiva può portare alla regressione dei segni di impegno del ventricolo sinistro. Se i valori pressori sono nei limiti di norma con la terapia attuale non sospenderei alcun farmaco. Per quello che riguarda il fatto ischemico cerebrale il discorso è più complesso in quanto può essere dipeso da svariati fattori in cui l’ipertensione è di certo una concausa e che si manifestano principalmente con lesioni di tipo aterosclerotico a carico dei vasi.
Risposto il: 18 Marzo 2005