Mio marito ha effettuato lo studio elettrofisiologico del cuore con ablazione di nodo poiché affetto 3 volte da fibrillazione atriale parossistica, sempre giocando a calcetto e sempre affetto da eritrocitosi e poco potassio . Ciò è avvenuto a marzo. Dopo l'intervento egli ha ricominciato l'attività sportiva senza più avere problemi fino a dicembre quando ha avuto un'altra aritmia, con K 3 e emoglobina 18,5, giocando all'aperto. Egli ha la pressione tendenzialmente alta (90-140). Ora prende pastiglie per pressione, potassio e per fluidificare il sangue. L'ecografia e il cardiogramma sotto sforzo, eseguiti prima della ablazione, non hanno rilevato patologie. La prima FAP risale a luglio 2005. Cosa ne pensate? Inoltre ha una piccola ernia iatale ed il giorno prima della FAP non era a posto di stomaco. GRAZIE
Risposta del medico
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L’ernia iatale può anche favorire l’insorgenza di fibrillazione atriale , ma è bene correggere anche la potassiemia e la policitemia . Si rivolga al centro dove ha fatto l’ablazione per sentire anche il parere dell’elettrofisiologo.