La vita sedentaria non è nociva per un soggetto affetto da cirrosi epatica scompensata, anzi, è utile evitare al contrario eccessiva attività fisica. Tuttavia la valutazione della capacità lavorativa va fatta dal medico del lavoro della società in cui lavora suo marito. Egli dovrà valutare quanto la tipologia dle lavoro effettuato da suo marito può influenzare la progressione della malattia e se vi possono essere altre mansioni all’interno dell’azienda stessa che siano compatibili con la riduzione della capacità lavorativa presentata.