Mio padre, 77 anni, è in cura dal 1999 con anticoagulanti (COUMADIN) per problemi cardiaci nati a seguito di una pleurite. Lo scorso ottobre si è sottoposto a visita neurologica per determinare la causa di un tremore alle mani, fenomeno cominciatosi a manifestare nel corso del 2005. Il neurologo ha escluso che la causa scatenante fosse Morbo di Parkinson ed ha diagnosticato un tremore senile, prescrivendogli come cura il farmaco Gardenale. Mio padre ha informato il centro presso il quale effettua la cura col COUMADIN, ma da allora nonostante faccia il controllo tutte le settimane, non sono ancora risuciti a dosare il farmaco in modo da ottenere il valore corretto (2,5), anzi nelle ultime settimane esso si è pericolosamente abbassato a valori attorno ad 1,6 - 1,7. Ora, avendo letto che il Gardenale è farmaco anti-epilettico e non avendo notato nel periodo di cura significativi miglioramenti del tremore ma avendo solo pericolosamente interferito con la cura anticoagulante, chiedo: 1.quali rischi si corrono ad interrompere la terapia col Gardenale ? 2.esiste un farmaco in grado di contrastare il tremore senile senza interferire così pesantemente con la cura anticoagulante ? Il neurologo che ha in cura mio padre dice che non si può interrompere la cura, ma si tratta solo di dosare correttamente il COUMADIN.
Risposta del medico
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Credo che nel giro di qualche giorno il dosaggio del Coumadin possa tornare nel range terapeutico; sulle alternative al Gardenale non sono un grande esperto ma magari può effettuare un altro consulto.