Mio padre in data 25/11/2004 è stato sottoposto ad intervento chirurgico di esofago-gastrectomia parziale con esofagogastroplastica intratoracia (Ivor-Lewis) con linfectomia two field e confezionamento di digiunostomia nutrizionale.
Dall’esame istologico del 06/02/04 risulta adenocarcinoma della giunzione esofago-gastrica (pT2b-G2); margini chirurgici indenni da infiltrazione neoplastica,
Metastasi di adenocarcinoma in
Linfonodi (4/6 gastrica sin, 1/2 pericardiali sin, 1/1 art splenica prossimale, 1/2 art epatica, 8/8 paracardiali dx, 10/22 periviscerali) con superamento capsulare; Iperplasia reattiva in linfonodi (6 mediastinici medi, 1 piccola curva, 3 sub-carinali, 0 parabronchiale, 6 mediastinici inf, 1 mesenterico inf, 4 art epatica). Sottoposto a successiva chemioterapia adiuvante (farmaco principale cisplatino) per 5 cicli da gennaio a maggio 2005. La TAC del 25/08/05 rileva numerose metastasi al fegato con dimensione massima di 3 cm e inoltre evidenzia l’ingrossamento dei linfonodi del tripode celiaco che causano
Dolore alla schiena. In data 05/09/05 è stato ricoverato al reparto di oncologia, dove per ora gli verrà applicata una terapia per togliere il dolore e verrà valutata la possibilità di effettuare una seconda serie di cicli chemioterapici. Vorrei sapere in che modo si può intervenire sui linfonodi malati? La radiochirurgia stereotassica può ridurre il dolore causato dalla compressione dei linfonodi oppure è efficace solo per le metastasi del fegato? Quali trattamenti sono più adatti in questo caso specifico?