mi rendo conto che l’incompletezza delle informazioni mediche generano molti più danni che non il totale silenzio. Il prolasso della mitrale ha fatto molti più danni generando ansia da paura di morte improvvisa che non morti reali. Credo, andando a memoria, che siano morti improvvisamente alcuni atleti professionisti, i quali peraltro, erano a conoscenza della loro forma, peraltro molto avanzata e grave, di prolasso di entrambi i lembi mitralici con insufficienza mitralica grave, ed ai quali era stata fortemente sconsigliata l’attività fisica. Questi atleti sono deceduti in Stati fuori dall’Italia, dove si possono svolgere sport professionistici su propria responsabilità, in quanto non vige la necessità dell’idoneità medica. Tenga inoltre conto che il prolasso mitralico è presente in almeno una persona su dieci in Italia (quindi ne sono affetti altri 6.000.000 di persone) e come si renderà conto da sola la complicanza della morte improvvisa è in linea con quella delle persone normali. Diverso il discorso che interessa lei, per quanto riguarda il cardiopalmo. Una tachicardia ben riconosciuta e definita le è stata diagnostica. Sta a lei seguire le corrette indicazioni terapeutiche che le sono state date.