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Esperto Risponde

Muco cervicale con grumi

Buonasera, da circa 1 settimana ho delle perdite vaginali molto insolite.
Premetto che in passato (da dicembre 2019 fino a novembre 2020) ho avuto delle continue infezioni vaginali che mi davano perdite giallognole molto liquide e forte prurito. Solo una volta successe che per il forte dolore non riuscivo a stare seduta. Dopo innumerevoli tamponi sempre tutti negativi, a inizio novembre 2020, sono risultata positiva all’ureaplasma, curato con il Levofloxacina (sia io che il mio compagno) preso per 6gg. A dicembre 2020 effettuai un’altro tampone dove risultai negativa.
Circa 8/9 giorni fa ho avuto un rapporto completo non protetto sempre con il mio partner (assumo la pillola anticoncenzionale da quasi 2 anni) e il giorno successivo ho iniziato ad avvertire prurito all’entrata della vagina, cosa che capita spesso quando ho dei rapporti abbastanza intensi, quindi non mi sono preoccupata più di tanto, ma dopo 1/2 giorni dall’inizio del prurito ho iniziato ad avere delle perdite tendenti al giallo chiaro, un po’ cremose con in mezzo dei piccoli grumi biancastri/gialli. Non ho dolore vaginale e neanche dolore durante i rapporti, dato che 2/3 giorni fa ne ho avuto un’altro. Ogni tanto c’è prurito che sparisce nel giro di qualche secondo e non c’è per tutto il giorno. La mia ginecologa mi ha detto di lavarmi con acqua tiepida e tea tree oil. Potrebbe trattarsi di candida? Dato che ci sono grumi nel muco? Sono proprio pezzettini singoli… Oppure potrebbe essere nuovamente ureaplasma o qualche altra malattia?
Grazie mille

Risposta del medico

Gentile ragazza,
capisco la frustrazione derivata dal persistere di infezioni vaginali recidivanti che possono impattare negativamente sulla sua qualità di vita.
Purtroppo non sempre è possibile stabilire il tipo di microrganismo patogeno in causa attraverso i tamponi.
Si tratta di esami necessari, ma talvolta i risultati possono essere inficiati da molti fattori, tecnica di prelievo, sbalzi di temperatura, concomitante uso di farmaci....
A distanza non è possibile dare un parere attendibile circa la natura dell'infezione.
Penso che valga la pena di effettuare una visita di persona presso un medico di sua fiducia con particolare preparazione nel trattamento delle infezioni genitali femminili che possa anche eseguire con la dovuta tecnica, nel modo più accurato possibile, i tamponi necessari (vulvare, vaginale, cervicale...).
Solo con un quadro preciso della flora batterica vaginale potrà effettuare una terapia mirata e adeguata.
Tenga anche conto che potrebbe essere utile una adeguata valutazione anche della flora batterica genitale del suo partner.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.

Risposto il: 26 Luglio 2021